L'UOMO CHE AMAVA LE DONNE
Amo le sue guance soffici e lentigginose
non posso guardarle senza pizzicarle
le immagino cosparse di rose e mimose
ogni tanto le mordo perchè sanno di mandorle
Amo ricordare quando lei mi ha chiesto teneramente
''Vuoi baciarmi anche se porto l'apparecchio?''
''Così il tuo sorriso è ancora più abbagliante''
mentre lei sorrideva e si specchiava nel mio occhio
Amo la sua pelle nera che mi inebria più del Cognàc
quando l'ho vista camminare verso di me la prima volta
mi sono sentito catapultato in un video di Tupac
ogni volta che penso ai suoi fianchi il mio cuore esulta
Amo persino la stalker
che per spiarmi si è messa a cercare un hacker
giurando di scovarmi anche in un bunker
Amo quando dalle scale viene su il suono dei suoi tacchi
e io fremo impaziente di averla davanti ai miei occhi
Amo quando lei parla con il suo accento leccese
basta una sola parola e perdo le difese
Amo quando lei si tuffa e mi bacia allo sbaraglio
e si scusa ridendo ogni volta che mi morde per sbaglio
(si capisce questa?)
Amo anche chi mi dice che finirò come il protagonista del film di Truffaut
Amo tutte le mie zie perchè sono pazze e sagge
dietro un grande zio c'è sempre una grande zia che lo spinge
(giù dalla finestra?)
Amo lei che ha capito subito l'importanza del suo ruolo
quando il mondo mi ha afferrato e mi ha scaraventanto al suolo
Amo il suo candore quando mi chiede perchè non sono geloso
il motivo è che ogni sguardo degli altri mi rende orgoglioso
Amo tutte le mie cugine
alcune sono state come sorelline
altre sono state come fidanzatine
Amo quando la cassiera di quel supermarket
pone il resto della spesa nella mia mano
con gli altri è come se giocasse a basket
bombe da 3 punti anche se reclamano
Amo e amerò per sempre la sola che finora
mi ha sentito pronunciare le parole ''Ti amo''
quel San Valentino mi torna in mente ancora
la scritta sulla torta e poi noi due che ci baciamo
Amo mia madre e la dolcezza del suo viso
gli schiaffi in faccia presi da una vita ingrata
non le hanno mai tolto il sorriso
se fossi ricco chiamerei Morandi per cantarle una serenata
(Vincenzo Morabito)