Rubik IV


INFANZIA
(quarto)

Io sono il santo, in preghiera sulla terrazza,
come le bestie pacifiche pascolano fino al mare di Palestina.

Io sono il sapiente dalla scura poltrona.
I rami e la pioggia sbattono contro la finestra della biblioteca.

Io sono il viandante della strada maestra fra i boschi nani;
il rumore delle chiuse copre quello dei miei passi.
Vedo a lungo il malinconico bucato d'oro del tramonto.

Sarei volentieri il bambino abbandonato sulla diga,
slanciata verso l'alto mare,
il piccolo valletto lungo il viale la cui fronte tocca il cielo.

I sentieri sono aspri. I dossi si ricoprono di ginestre.
L'aria è immobile. Come sono lontani gli uccelli e le fonti!
Non può esserci che la fine del mondo, più avanti.

(Arthur Rimbaud)

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