LA BARCA II


ULISSE

Nella mia giovinezza
ho navigato lungo le coste dalmate.
Isolotti a fior d’onda emergevano,
ove raro un uccello sostava,
scivolosi al sole, belli come smeraldi.
Quando l’alta marea e la notte li annullava,
vele sottovento sbandavano più al largo,
per fuggirne l’insidia.
Oggi il mio regno è quella terra di nessuno.
Il porto accende ad altri i suoi lumi;
ma al largo sospinge ancora il non domato spirito,
e della vita il doloroso amore.

(Umberto Saba)