TI ERGI ALTA
Tu, Ostuni, ti ergi alta,
bella e grande sui tuoi sette colli:
sembri un re seduto sul trono, un re che guarda ovunque tutto intorno.
Guardi le campagne tanto belle, ogni paese che ti circonda,
gli alberi, le viti, i trulli, le strade, i trattori,
le casine che stanno disseminate nei dintorni
e le spighe di grano che sembrano d’oro e il mare che si è innamorato
e ti manda tanti baci con tutto il cuore.
Il sole su di te brilla di più e ridono le case dappertutto;
la luna dall’alto gioisce nel farti festa con tutte le stelle lucenti.
Sembri un brillante tra il verde degli ulivi e delle viti; in chi ti guarda,
Ostuni, lasci il ricordo del tuo candore e della tua bellezza.
Chi ti vede da lontano così bianca
e tanto in alto ti rassomiglia ad un presepe grande,
oppure crede di sognare ad occhi aperti e ti contempla stupito.
Le strade lunghe e dritte del Barco
e quelle strette e tortuose della terra,
le chiese tue, i palazzi, gli archi,
il cerchio delle mura che ti racchiude sono tutti in ricamo ben fatto,
un ricamo fino, delicato assai,
e poi le case bianche come il latte
tanto che chi le vede non le dimentica più.
Da una parte si estende la marina
che è una ricchezza per tutti gli ostunesi,
dall’altra sta la selva che è il paradiso di Ostuni.
Ci sono vigne, uliveti, boschi, orti che producono vino,
olio e tanta legna e una quantità di altre cose buone.
Soltanto i grandi boschi di altri tempi non ci sono più
che hanno dato il nome alla selva nostra
che ora sembra coltivata come un giardino,
condotta dall’uomo con sudore a campi seminativi;
a vigneti punteggiati da trulli;
il Signore ogni anno la benedice
perché possa dare il pane a tanti poveri lavoratori.
Tu sei veramente un paese che fai da galletto su tutti gli altri;
sono maestri di maestri gli ostunesi e tu ne meni vanto.
Tu, Ostuni, possiedi bellezze varie oltre a quest’aria e a questo cielo…
hanno ragione quelli che dicono in ogni dove
che gli ostunesi sono dolci come il miele.
Che proprio un favo di miele è l’ostunese
ma ha pure ingegno in sovrabbondanza
poiché quando Dio assegnò l’intelligenza,
agli ostunesi volle darne di più
e per dare una sede a questi uomini intelligenti
creò questo paese bellissimo,
lo fregiò di bianco da tutte le parti e poi disse contento:
– l’ho fatto come un vero paradiso in terra baciato dal sole e dalla pace.
Perciò chi ti vede non ti dimentica,
chi ti lascia si dispiace.
Se vivi lontano, sempre terrai nel cuore Ostuni
o piangerai di nostalgia;
e ti lamenterai per il fatto che non c'è altrove un’altra Ostuni.
(Rosina)