PASSEGGIATA IN CENTRO


MEMORIA
(quinto)

Trastullo di quest'occhio d'acqua smorta, io non posso prendere
o canotto immobile! oh! braccia troppo corte! né l'uno
né l'altro fiore: né il giallo che m'importuna
là; né l'azzurro, amico dell'acqua color di cenere.

Ah! la polvere dei salici che un'ala scuote!
Le rose dei roseti da tempo divorate!
Il mio canotto, sempre fermo; e la sua catena trascinata
In fondo a quest'occhio d'acqua senza sponde, verso quale melma?

(Arthur Rimbaud)