IL PONTE DI PIETRA VII


SU TARANTO

Il diavolo che entrambi portiamo sotto la pelle è meridionale...
Abbiamo in comune la stessa infanzia trascorsa sulle spiagge più antiche
e più povere delle coste italiane.
Davanti agli occhi sempre aperti vediamo il mare,
alle spalle, i boschi di agrumi, i vigneti, le capre,
gli asini che ragliano mostrando le rozze tastiere dei denti.
Come se il sole della nostra infanzia fosse
un altro animale mitologico con la testa d'oro bollente.
Fra bestie di terra e bestie di mare:
asini, tori, buoi, granchi, sarde, lucertole, anguille.
E le famiglie dei pescatori che riparano le reti come ai tempi di Omero
sono la miseria del mare:
le facce intagliate da un milione di anni di venti contrari.

(Raffaele Carrieri)