IL PONTE GIREVOLE


IL PONTE

La glauca luna lista l’orizzonte
E scopre i campi nella notte occulti
E il fiume errante.
In suono di singulti
L’onda si rompe al solitario ponte.
Dove il mar, che lo chiama?
E dove il fonte, ch’esita mormorando tra i virgulti?
Il fiume va con lucidi sussulti
Al mare ignoto dall’ignoto monte.
Spunta la luna: a lei sorgono intenti
Gli alti cipressi dalla spiaggia triste,
movendo insieme come un pio sussurro.
Sostano, biancheggiando, le fluenti
Nubi, a lei volte, che saline non viste
Le infinite scalée del tempio azzurro.

(Giovanni Pascoli)